Le Macchine del We Do FabLab

Stampanti 3D FDM

Stampanti 3D FDM

Modello: Ultimaker S5

Dimensioni di stampa: 330 x 240 x 300 mm

Materiali standard: PA6, PLA, ABS, CPE, CPE+, PVA, PC, TPU 95A, PETG, PP e Breakaway
Materiali compositi: Ultrafuse PA GF30, Ultrafuse PP GF30, Ultrafuse PET CF15, AMG PET CF20

Estrusori: 2 retrattili da  Ø 0.25, 0.4, 0,6 e 0.8 mm

Velocità massima: 300 mm/s

Diametro filamento: 2,85 mm

Risoluzione layer con ugello da Ø0,4: fino a 0,02 mm

Slicer: Cura

File 3d compatibili: STL, OBJ

Altre opzioni: Connessione Usb, Lan e Wi-Fi, Sistema FNC per riconoscimento materiale, Videocamera integrata per monitoraggio stampa in remoto


Modello: Poetry Ira3d (provided by Vco Formazione)

Dimensioni di stampa: 300 x 250 x 250 mm

Materiali: PA6, PLA, ABS

Estrusori: 2 da Ø 0.4 mm

Velocità massima: 400 mm/s

Diametro filamento: 1,75 mm

Risoluzione layer: fino a 0,03 mm

Slicer: Cura

File 3d compatibili: STL, OBJ

Altre opzioni: Connessione Usb e Wi-Fi


Modello: Artillery Genius (provided by Vco Formazione)

Dimensioni di stampa: 220 x 220 x 250 mm

Materiali: PLA, ABS, TPU, PETG

Estrusori: 1 da Ø 0.4 mm

Velocità massima: 250 mm/s

Diametro filamento: 1,75 mm

Risoluzione layer: fino a 0,1 mm

Slicer: Cura

File 3d compatibili: STL, OBJ

Altre opzioni: Connessione Usb e sensore di fine filamento


Una stampante 3d è una macchina che consente di produrre un oggetto solido partendo da un modello digitale realizzato con un software di modellazione 3D.

La stampa tridimensionale di un oggetto si ottiene tramite il processo di produzione additiva di materiale, ossia la sovrapposizione dei diversi materiali in strati; è una procedura inversa a quella utilizzata nei tradizionali sistemi di fabbricazione (produzione sottrattiva), in cui l’oggetto viene ricavato da operazioni di taglio e perforazione di un blocco di materiale iniziale.

Alcuni esempi di applicazione: prototipazione di prodotti aziendali, gadget e giochi componibili, riparazione di componenti rotti o danneggiati, riproduzione di oggetti già esistenti grazie a processi di reverse engineering.