Erasmus+ Andrea Moreno

Erasmus+ Andrea Moreno



ERASMUS +

REPORT MOBILITA’ - Amanda Márquez
dal 05/03/2025 al 04/04/2025
Hosting Organization: Andrea Moreno
Job Shadowing + Workshop
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La mobilità presso lo studio di Andrea Moreno, artista ceramista venezuelana che vive in Francia è stata un’occasione d’oro per coniugare: un mestiere che amo e che avevo già provato a studiare in passato; le tecniche innovative, colorate e rivoluzionarie di Andrea e il loro farsi espressione artistica; e Marsiglia, città che ormai porto nel cuore.

Il mio percorso:

Job Shadowing 1 – Osservazione e gesto (12 giorni)

Il mio primo approccio è stato interamente basato sull’osservazione. Ho seguito Andrea nelle sue giornate tipo, accompagnandola nei corsi che tiene al centro sociale di Bonneveine e lavorando con lei nel suo atelier chiamato "JAJA".

Ho potuto osservare e partecipare alle sue lezioni con bambini, adolescenti e adulti, imparando quanto la ceramica possa essere inclusiva e formativa. Al centro sociale ho scoperto la delicatezza dei lavori dei più piccoli e la potenza espressiva dei ragazzi più grandi.

Nel laboratorio ho appreso le basi del mestiere: l'importanza del gesto, della postura, dell'attesa tra una fase e l’altra. Ho imparato le tecniche manuali del pizzicato e del colombino, entrando nel ritmo della terra, nella sua fragilità e forza.

La pazienza è diventata subito parte del mio vocabolario quotidiano: attendere che l’argilla si assesti prima di proseguire, coprire i lavori per non farli seccare, osservare i dettagli, ripetere con cura.

Ho iniziato a produrre piccoli pezzi, guidata da Andrea che mi correggeva, ma mi spingeva anche a giocare e a esplorare. Ogni giorno portava con sé nuove sfide, nuovi gesti, nuove domande.

Workshop – Tecniche, colore, materia (12 giorni)

Questa è stata la fase più tecnica e intensa del mio percorso. Andrea mi ha trasmesso con metodo tutte le principali tecniche di lavorazione della ceramica: modellazione a lastra, uso degli stampi, applicazione di engobbi, preparazione e gestione degli smalti.

Ho sperimentato direttamente l’uso dei pigmenti, la composizione dei colori, la gestione dei materiali tossici con responsabilità ambientale e personale. Ho imparato a leggere i risultati delle cotture e a documentare ogni passaggio per costruire il mio abaco personale di smalti e effetti.

Ogni giorno era dedicato a una nuova scoperta: come ottenere una finitura, come proteggere il forno, come scegliere il colore giusto in base alla terra usata. Andrea mi ha spinta a ragionare sulle mie opere, a guardarle da lontano, a chiedermi: cosa voglio esprimere con questo pezzo?

Job Shadowing 2 – Rifinitura, pulizia, consapevolezza (7 giorni)

Nell’ultima settimana ho seguito il processo di sfornamento, levigatura, lucidatura e analisi delle opere. È stato il momento della verità, dove il lavoro di un mese prende forma definitiva.

Con mascherina e mini-smerigliatrice in mano, ho imparato a pulire ogni pezzo, a osservarlo con distacco e affetto. Alcuni risultati mi hanno stupita, altri mi hanno insegnato ad accogliere l’imprevedibilità della ceramica.

Andrea mi ha anche introdotta a esercizi di velocità creativa: produrre tanti piccoli elementi in pochi minuti, poi comporli in una scultura effimera e... distruggerla. Un atto liberatorio e poetico che mi ha aiutata a lasciar andare il controllo.

Ho preparato prove colore (“tessons”), riciclato terre, aiutato a caricare forni e infine partecipato alla grande pulizia dello studio. Una chiusura concreta e simbolica di un’esperienza trasformativa.

Riflessioni finali

La ceramica mi ha insegnato ad ascoltare con le mani, a lasciar spazio alla sorpresa, a costruire con cura e poi lasciar andare. Ho imparato a non giudicare il risultato finale, ma a onorare ogni fase del processo creativo.

Andrea è stata una guida preziosa, generosa, rigorosa e poetica. Il We Do Fablab, da parte sua, ha reso tutto questo possibile.

Sperimentare con il forno industriale del We Do Fablab sarà un’occasione curiosa e stimolante per dare a chi si avvicina all’artigianato artistico uno strumento in più e nuove competenze pratiche.
 


I ritmi sono creatori di spazio e di tempo, almeno per il soggetto; spazio e tempo esistono come vissuti solo nella misura in cui si materializzano in un involucro ritmico. I ritmi sono anche creatori di forme. [...] Le tecniche di fabbricazione sono immerse in un’atmosfera ritmica, al tempo stesso muscolare, uditiva e visiva. [...] È una grande costante della pratica artigianale prestare attenzione al ritmo e alla ripetizione dei gesti, percepiti come liberatori, in contrapposizione all’alienazione del gesto ripetitivo dell’operaio”.
Estratto da Pots di Robert Auguste & Gyn Gausserand



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