Erasmus+ Fab Lab León 2

Erasmus+ Fab Lab León 2



ERASMUS +
REPORT MOBILITA’ - Roberta Girondini

dal 01/06/2022 al 07/06/2022
Hosting organization: Fablab Leon - Spagna
Progetto 2021-1-IT02-KA122-ADU-000020427

 

 

 

Struttura e spazi

La nuova sede del Fablab León è all’interno di un capannone industriale ristrutturato in una comune attiguo alla città di Leon - https://fablableon.org.

In uno spazio di circa 600 mq sono presenti:

  • una zona di sanificazione all’ingresso, separata dal resto del locale da uno scaffale con alcuni dei “prodotti del Fablab”.

  • un locale dedicato ai progetti FABRICADEMY e SHE MAKE.

  • uno spazio al piano terra ed uno spazio al piano superiore (soppalco) con varie postazioni PC. 

  • uno spazio di lavoro con un grande tavolo a servizio della zona stampanti 3D, plotter di taglio, saldatrice ecc.

  • uno spazio per relax con divani autoprodotti e un piccola cucina;

  • un locale a parte è destinato alla laser cut, alla stampante 3d industriale e ad alcune attrezzature come la pressa , i macchinari per trasferire disegni sulla ceramica;
    in un altro locale è stata collocata una fresa CNC di grandi dimensioni utilizzata principalmente da artigiani; un magazzino è collegato al locale fresa; quindi tutte le attrezzature dove è necessaria una maggiore competenza d’uso sono state inserite in locali separati;

  • nel soppalco oltre allo spazio dedicato ai corsi c’è una spazio dedicato al coworking, alle riunioni ed un piccolo locale per chi ha bisogno di privacy per call o riunioni.

  • nel retro del capannone c’è una piccola striscia di terra dove si pensa di sviluppare un piccolo giardino gestito elettronicamente. 

 

Nello spazio dedicato a FABRICADEMY - https://textile-academy.org - e  a SHE MAKE  - https://www.shemakes.eu - i vari materiali si alternano alle attrezzature.

Oltre alle classiche macchine da cucire e da ricamo si possono “toccare con mano”:

  • una filatrice automatica

  • una filatrice manuale fatta con materiali di recupero

  • lana,vari filati e tessuti 

  • materiali per tingere

  • materiali bio con le relative “ricette”. Ad esempio pelle di scoby (lievito madre della Kombucha), siliconi, resine.

  • Ricami con fili e nastri conduttivi, microcontrollori, led, mascherine per intagliare i tessuti, pupazzi con vari sensori e led

  • al piano superiore una vecchia macchina da maglieria è stata “aggiornata” per produrre tessuti in maglia con disegni.

 

Le attrezzature sono principalmente quelle che si trovano in ogni Fablab:

  • Stampanti 3d

  • Plotter di taglio

  • Fresa CNC

  • Materiale elettronico

  • Attrezzature accessorie

Cosa c’è di diverso?

Il Fablab è una emanazione della Fondazione TMA ( Telice Magnetic Anomaly) https://www.fundaciontma.org.

La missione di TMA è di stimolare l'innovazione, l'imprenditorialità, la leadership e l'interesse per la scienza e la tecnologia a tutti i livelli della società.

Questa missione ben si unisce alla concetto di Fablab (FAB LAB CHARTER https://fab.cba.mit.edu/about/charter).

Il team

Cesáreo è il direttore della Fondazione,del Fablab e membro del Consiglio di Amministrazione di Telice (azienda che si occupa di sistemi di controllo per il trasporto ferroviario) - https://www.fundaciontma.org -  https://www.telice.es.

È una delle persone che ha deciso di indirizzare l’impegno sociale di Telice a beneficio del territorio, verso attività legate all’anima tecnologica dell’azienda.
La costituzione della fondazione e l’apertura del Fablab è stata la conseguenza di questa visione di innovazione e di formazione in ambito STEAM. Inoltre le attività della Fondazione e del Fablab devono essere in linea con gli SDGs dell'Agenda 2030.

Nuria è la manager del Fablab. è una ingegnera meccanica, ex insegnante, dipendente della TMA.

Nella gestione di corsi e progetti viene aiutata da volontari. Abbiamo conosciuto Adriano, Pablo, Edgar, Tania. Adrián e Pablo sono i volontari più presenti all’interno della struttura. 

Adrián ha la possibilità di lavorare in smart working. Ciò gli permette di organizzare la sua giornata lavorativa anche in base alle attività del Fab Lab - http://towymodel.com. Nel 2020 ha partecipato al master della FAB ACADEMY - https://fabacademy.org.

Pablo si occupa di sviluppare progetti per terzi all’interno del FABLAB oltre alla normale attività di volontariato - https://fabricotusideas.com.

Tania e Edgar si occupano principalmente di formazione.

Gestione Fab lab

La nuova visione della fondazione per gli anni 2021-2030 ha reindirizzato il core business del Fab Lab - https://www.fundaciontma.org/responsabilidad-social-y-ods/nuestra-vision-999.

La formazione per bambini e ragazzi è un’opportunità per raggiungere l’obiettivo di 900 maker, 90 innovatori, 9 imprenditori. Entro il 2030 999 persone a servizio della comunità.

Quindi i corsi sono rivolti principalmente a bambine/i e ragazze/i dai 7 ai 18 anni. I gruppi sono composti da massimo 9 persone.

I corsi sono divisi in tre tipologie:
PODEROSAS – formazione STEAM specifica per bambine da 7 a 11 anni
STEAM KIDS – per bambini e bambine da 7 a 11 anni
JOVENES MAKERS – adolescenti dai 12 anni

I corsi standard durano 9 mesi per 1,5 ora di attività alla settimana e sono divisi in base al livello di preparazione.

Durante l’estate i corsi si trasformano in “ ESCUELA DE VERANO”. Un percorso di 2 settimane dalle 10 alle 14 dal lunedì al venerdì.

Gli obiettivi generali della formazione si possono dedurre dal programma di Poderosas:

  • Impara senza rendertene conto, perché cercherai le basi teoriche di cui hai bisogno nelle tue applicazioni pratiche.

  • Sviluppa la tua creatività realizzando ciò che è solo nella tua testa.

  • Impara dai tuoi coetanei e, allo stesso tempo, insegna ai tuoi coetanei (P2P Learning, peer to peer)

  • Abituati a lavorare con altre persone creando un clima di collaborazione e di contributo.

  • Impara ad esprimerti in pubblico, poiché ci saranno attività pubbliche a cui le persone sono invitate a partecipare esponendo i loro progetti.

  • Divertiti, al ritmo e al livello che desideri.
     

Oppure dal manifesto dei JOVENES MAKERS:

  • Imita

  • Impara

  • Migliora

  • Innova

Dopo varie sperimentazioni hanno creato delle sessioni di corsi con uno schema ben preciso per ogni gruppo di pari livello. Tutti i docenti hanno lo stesso programma condiviso per ogni attività.

Le slide ed i progetti da sviluppare sono comuni ai vari gruppi, così come il gioco presente in ogni sessione in cui si utilizza la piattaforma https://kahoot.it per testare l’apprendimento dei corsisti.

Cosa ho imparato

Gestione dello spazio e dei prodotti

In ogni tavolo, scaffale, contenitore sono presenti prototipi, sperimentazioni ed esempi. Un enorme catalogo sempre a disposizione per curiosare, prendere spunti, spiegare il funzionamento e l’utilizzo.

Quasi tutti gli oggetti presenti sono stati prodotti all’interno del fablab, dai morsetti per il divisorio in plexiglass alle calamite, dalle navette per i fili, ai contenitori per le pile, ai braccialetti di tessuto con led (wearable), ai campionari di stampa 3d. Tutto testimonia le possibilità della fabbricazione digitale.

Gestione dei corsi

Prima dell’inizio di ogni corso tutti i docenti indossano un capo con il logo del Fablab (maglietta, gilet, felpa) ovvero la creazione di brand identity parte dalle piccole cose.

Poi ogni formatore si preoccupa di attivare e controllare le postazioni PC prima dell’arrivo dei corsisti.
Un breve briefing per gli ultimi dettagli delle attività formative e per scambiarsi feedback sulle difficoltà sorte durante le precedenti attività di formazione.

Durante i corsi si alternano momenti di ricerca ed elaborazione libera a brevi ripassi.
I corsisti possono alzarsi, aiutarsi, scambiarsi informazioni.
Con dolcezza vengono richiamati al lavoro i più chiassosi.

L’elaborato di ogni corsista viene vagliato spesso da tutto il gruppo.
Non si fa perdere tempo ai compagni producendo un prodotto non conforme e quindi da buttare, non si spreca.

Ho assistito a una lezione. Bisognava scegliere un disegno da rielaborare per stamparlo sul plotter da taglio e applicarlo alle t-shirt.
Una bambina aveva scelto un disegno molto bello ma con piccoli dettagli non adatti al plotter.

Nuria non ha detto “non va bene” ,ha invece trasformato un problema in un’opportunità. Con tutto il gruppo ha verificato quali parti non potevano essere tagliate perché troppo piccole.

Con pazienza e col supporto del gruppo ha “pulito” il disegno.

In questa maniera le bambine:

  • hanno ripassato le caratteristiche del macchinario;

  • hanno valutato insieme come modificare l’immagine;

  • hanno dovuto spiegare cosa togliere e perchè.

  • hanno imparato ad approcciare un problema complesso scomponendolo in parti.

 

Inoltre:

  • il task della sessione è stato completato;

  • a nessuno corsista è stato detto “non si può fare”.

 

Tutti i bambini hanno la possibilità di utilizzare i software a disposizione dopo il completamento del proprio progetto. Utilizzano Inkscape, Rhinoceros e Tinkercad.
Osservando mi sono resa conto del reale significato di nativi digitali. Hanno dimestichezza  sia con software che con l’elettronica.

Mi ha stupito l’approccio molto tecnico. Anche ai bambini vengono fornite spiegazioni tecniche sulle tolleranze di taglio ecc.
In alcuni workshop si confronta la produzione manuale con quella digitale. 

Ad esempio l’aiuto con una dima devono tagliare un oggetto con la forbice. Poi lo disegnano digitalmente e visionano il taglio con la lasercut.
Anche per un bambino piccolo è facile capire che è possibile risparmiare tempo e produrre di più grazie alla fabbricazione digitale

Textile&Wearable

Grazie a Nuria ho potuto sperimentare l’utilizzo di vari componenti elettronici in ambito tessile.

Ho costruito un piccolo “mostro” all’uncinetto con un minuscolo circuito che accende due led (orecchie) premendo la pancia (sensore di pressione). Ho imparato che l’elettronica è complessa ma non ostica, e soprattutto apprendere può diventare un bellissimo “gioco”.

Nuria mi ha fatto conoscere materiali elettronici nuovi che mi daranno la possibilità di svecchiare la mia passione per il tessile in generale (cucito/maglia/uncinetto/macramè) studiando nuovi utilizzi e sviluppando nuovi progetti.

Ho potuto conoscere i progetti in ambito moda sostenibile e wearable sviluppati nel corso post-laurea per designer della FABRICADEMY. Uno di questi progetti è la creazione di biopelle da scoby. Da aprile 2022 sto già sperimentando questa tecnica non sapendo che era una progetto FABRICADEMY. 

Ho visto moltissimi altri materiali da creare con composti di facile reperibilità.
Ho scoperto SHEMAKE, un progetto finanziato dalla Unione Europea tramite il programma Horizon 2020.
Anche questo progetto come PODEROSAS è rivolto alle ragazze. L’obiettivo principale è aumentare la leadership femminile nei processi di innovazione industriale nel settore tessile, attraverso programmi di formazione, di collaborazione, di reputazione.

Organizzazione

Molte ore sono dedicate ad ottimizzare i file elaborati dai corsisti e a produrre i materiali necessari per i corsi.
Nonostante questa mole di lavoro lo staff è sempre stato disponibile nei miei confronti.

Nuria, Adrián e Pablo hanno spesso riunioni per valutare sperimentazioni e nuovi progetti.

Sperimentazione e progetti sono valutati attentamente in base alla disponibilità dei macchinari e dello staff.

Ad esempio per il workshop di 1 ora che prevedere la costruzione un pupazzo con sensore di pressione e led sono stati valutati:

  • obiettivi pedagogici

  • stima delle capacità dei partecipanti

  • obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica

  • progettazione (dal design ai materiali)

  • gestione e soluzione dei problemi

Vengono applicati molti dei principi del Project Management.

 

Mi hanno colpito anche l’ordine e la pulizia.La pulizia degli spazi è fatta da tutto lo staff, non esiste un calendario. Ognuno in autonomia sa cosa è necessario fare.

I materiali e le attrezzature vengono riposte dopo l’uso. I docenti puliscono e disinfettano tutti gli spazi utilizzati dai corsisti.

Cosa spero di aver lasciato

I “bellissimi” pannelli per imparare a costruire alcuni dei componenti della macchina di Goldberg.

Soprattutto testimoniato che si può imparare e sperimentare sempre, a qualsiasi età.

La mia speranza

“Pensiamo, progettiamo e realizziamo in uno spazio dove la fantasia non ha limiti”
tratto dal sito https://www.telice.es e rielaborato al plurale..

Per affrontare sfide sempre più complesse, non è possibile lavorare da soli, è necessario fare “rete” e scambiarsi conoscenze. 

Cosa si può implementare al Wedo Fablab

Questa esperienza, decisamente positiva, mi ha permesso di capire è necessario programmare attentamente la gestione delle attività del fablab, valutando non solo il monte ore reso disponibile dai volontari, ma anche la periodicità e la qualità del tempo.

Corsi

Considerando gli orari di apertura del WEDO Fablab ( 2 sere la settimana e il sabato pomeriggio) sarà necessario valutare attentamente obiettivi e tempistiche per realizzare un percorso di laboratori sia per adulti che per minorenni.

La parola chiave è “percorso” cioè riuscire a strutturare un tragitto sensato in un numero definito di incontri.

L’altra parola chiave è “sperimentazione” perchè bisogna provare e riprovare per creare i prodotti da proporre. E continuare a sperimentare sulla base dei feedback che si riceveranno dai corsisti.

Textile&Wearable

I progetti del percorso di apprendimento dai 8 ai 18 anni di SHE MAKE possono essere implementati all’interno del WEDO Fablab.

Mentre alcuni dei progetti di FABRICADEMY offrono spunti per adulti e la possibilità di fare percorsi sia brevi che lunghi.

Ad esempio “ti insegniamo a tingere un tessuto con una specifica pianta” oppure “ti insegniamo a preparare la biopelle” ecc.

Sarà necessario valutare :

  • dove reperire i materiali necessari (tempi di consegna, quantitativi minimi ecc.)

  • la quantità di tools (esempio saldatore) che saranno necessari per svolgere l’attività

  • qual è il materiale migliore e i tempi di lavorazione, ecc.

  • durata del laboratorio.

Catalogo

Il catalogo di lavorazione per tipologia di macchinario è senz’altro un’attività da accrescere all’interno del WEDO Fablab. 

Nel catalogo inserirei anche gli errori/orrori perché si impara soprattutto da quelli.

Mi piacerebbe incrementare la presenza di accessori e oggetti che testimonino le possibilità della fabbricazione digitale.


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