Erasmus+ IUT de Bordeaux (Fablab Cohabit)

Erasmus+ IUT de Bordeaux (Fablab Cohabit)



ERASMUS +
REPORT MOBILITA’ - Paola Mignosi

dall'11/04/2023 al 14/04/2023
Hosting organization: IUT de Bordeaux Cohabit Fablab - Francia
Progetto 2021-1-IT02-KA122-ADU-000020427

 

 

LA PREMESSA PER LA PARTENZA

Questa formazione è nata dal desiderio di osservare il lavoro di un fablab all’estero, e in particolare un laboratorio dedicato a ragazzi. L’idea di uno scambio interculturale tra realtà simili ci è piaciuta per poter effettuare un confronto e poter arricchire il nostro bagaglio di nuove metodologie di lavoro e per uno scambio di Know how. 

Il Cohabit di Bordeaux è stato molto rapido nel rispondere all'appello lanciato da Massimiliano e ha gestito velocemente tutti i rapporti. E’ stato organizzato anche un  meeting on line, il 28 febbraio, per discutere delle possibilità di collaborazione, dopodiché ci è sembrato opportuno optare per il corso di Aprile 2023, “Atelier eolienne”, dedicato a ragazzi dagli 11 ai 17 anni. 

LA SEDE E IL CONTESTO TERRITORIALE

Il Cohabit di Bordeaux si trova all’interno di una zona del campus dell’università di Bordeaux, vicina quindi ad altri edifici universitari e residenze universitarie ma lontana dal centro città.

L’università è immensa e ha raggruppato le università di altre città vicine. Il fablab Cohabit si trova nell’edificio 10A e collabora con Tecnoshop, un'associazione che sviluppa progetti tecnologici innovativi per enti esterni (link: tecnoshop).

 

LO STAFF E L’ORGANIZZAZIONE

Ho conosciuto giorno per giorno i membri del fablab (link: team cohabit) che comprendono anche volontari (chiamati les bénévoles), giovani che svolgono servizio civile e stagisti. Jean Baptiste Bonnemaison e Pierre Grangé-Praderas sono stati i miei riferimenti per tutto il soggiorno.

Per quanto riguarda l’organizzazione interna ho scoperto che Pierre e Jean Baptiste sono assunti dall’università di Bordeaux e hanno una associazione chiamata appunto Cohabit, gestita insieme a Tecnoshop. Le persone di ogni età possono iscriversi all’associazione (50 euro\anno); i materiali possono essere acquistati al fablab o vengono portati dagli utenti; Queste entrate permettono loro di avere delle liquidità pratiche da gestire, perchè richiedere all’università di intervenire anche per piccole spese sarebbe molto dispendioso in termini di tempo.

Il fablab è stato creato nel 2017 ma solo da pochi anni viene ricercato per sviluppare le proprie idee; inoltre ci sono molti studenti delle facoltà vicine che vengono a portare avanti progetti che gli vengono assegnati dai loro professori; 

Ora l’università ha capito che è fondamentale avere un fablab interno ed è indispensabile stipendiare persone che lo gestiscono; Il lavoro, negli ultimi anni, si è intensificato molto.

 

STRUTTURA DEL LABORATORIO

Il laboratorio ha un ingresso accogliente con macchina caffè, zona lavandino e tazze con tavolo alto, poi ci sono le varie stanze con: laser cutter, fresa, stampanti a resina, scanner 3D, pc e stampanti 3D con PLA, PET-G e TPU 98A. Hanno anche termopressa, cucitrice brother (ricamatrice 401) , plotter per adesivi per termopressa. 

(il link che riporta ai macchinari e alle specifiche del fablab:macchinari cohabit)

 

ATTIVITA’: 11 APRILE 2023

Al mio arrivo Jean-Baptiste mi ha fatto vedere il laboratorio in attesa dell’arrivo di Pierre. 

Nella mattinata del giorno 11 Aprile ho allestito la stanza di lavoro al PC per i ragazzi con 5 PC.

Mi hanno dunque mostrato ciò che andremo a fare, ovvero riprodurre un modello di pala eolica verticale come quella già montata. E’ un modello di pala eolica che ha disegnato e realizzato il vicedirettore. I ragazzi andranno ad assemblare un sistema come questo, ovvero una pala eolica da posizionare in mare aperto (montaggio).

 

ATTIVITA’: 12 APRILE 2023: Inizio del laboratorio con i ragazzi!

Inizialmente Pierre ha parlato del Fablab, che praticamente tutti già conoscevano perchè avevano già svolto qualche attività in precedenza, poi ha utilizzato il software libero freecad per mostrare ai ragazzi  le varie parti che componevano il sistema eolico, dopodichè hanno iniziato il montaggio:

Hanno tagliato con la laser cutter le piastre di adesione che erano già state caricate sul PC accanto alla laser cutter, hanno forato l’alluminio per potervi fissare le viti, hanno pulito le parti finali delle eliche prestampate 3D e in seguito hanno disegnato un tipo di profilo d’elica utilizzando il software libero “ freecad “. 

Durante la giornata ho conosciuto anche Catherine Castel (una volontaria, in pensione) che ha fatto studi anche di ingegneria e di veterinaria e che si mette a disposizione cohabit occupandosi della macchina da cucire: sta sistemando tutta l’area dedicata e mi ha offerto molti spunti. Mi ha anche parlato di carte per fare telai con fili, un sistema interessante (cinture tessute)!

A fine giornata, i ragazzi hanno lanciato la stampa delle loro eliche (circa 4 ore di stampa, 10 cm di estrusione) che avrebbero poi testato nella “macchina del vento” per comprendere quanto fosse importante l’aerodinamicità dell’ala.

 

In mattinata i ragazzi hanno anche visitato i laboratori di Technoshop, dove si stampano e progettano strumenti in collaborazione con enti privati e ospedali. Abbiamo visto un prototipo di rene con tumore associato, stampato con stampante a resina. L’immagine gli era stata fornita da medici e loro dovevano creare il rene in 3D per studiare al meglio i passaggi dell’operazione di rimozione del tumore.

 

ATTIVITA’: 13 APRILE 2023

Terminate le stampe del profilo d’ala siamo andati a provare la loro aerodinamicità in una speciale camera ideata dal fablab e tecnoshop, durante queste prove, il signor Gauthier Brière (un ex-ingegnere, ora collaboratore, in quanto in pensione) ha parlato delle ali degli aerei e ha mostrato ai ragazzi diverse prove di lancio di aerei durante alcune competizioni. Lui si occupa di sviluppare disegni con freecad e li mette a disposizione, inoltre è appassionato di aerei e di modellismo.

   

Abbiamo inoltre tagliato le ali utilizzando polietilene espanso, seguendo  il profilo ideale che è stato tagliato a laser e fissato sul polietilene. Ho lavorato con Arthur, un ragazzo che svolge servizio civile, molto simpatico e disponibile.

Per tagliarlo abbiamo utilizzato un filo caldo collegato alla corrente, opera di Thierry Bombardier (prof. vicino alla pensione, che lavora  nello stabilimento di meccanica accanto ed è vice presidente e ideatore di Cohabit). Abbiamo utilizzato le maschere in quanto il materiale era piuttosto tossico.

Thierry Bombardier mi ha fatto visitare il suo dipartimento e mi ha mostrato alcune delle sue invenzioni. La cosa molto interessante è che collabora con enti esterni e privati. Ha collaborato per anni con il Mali per lo sviluppo di forni ad alta resa ma ora la collaborazione è terminata. Durante la visita mi ha colpito il cucchiaio mobile che permette di fare mangiare in autonomia persone disabili. Questo progetto è molto interessante in quanto anche wedofablab  di Omegna ha tra i suoi obiettivi e progetti, quelli di aiutare persone disabili a raggiungere autonomie. 

Inoltre mi ha mostrato un progetto di pannelli fotovoltaici mobili grazie a sensori di luce, anche questo molto interessante e in linea con i principi di sviluppo e potenziamento delle energie rinnovabili.

 

ATTIVITA’: 14 APRILE 2023

La giornata è stata dedicata interamente alla costruzione di un modellino aerodinamico che possa essere portato il più lontano possibile dal vento generato (generato da 3 ventilatori posti nel corridoio)

I ragazzi hanno potuto così disegnare e tagliare i pezzi necessari al loro modellino, usare attrezzi, colla a caldo e diversi materiali per testare l’aerodinamicità del loro veicolo.

(Nel link di seguito si vede la gara finale gara.)

In questa fase i ragazzi hanno utilizzato materiale di recupero, riciclando dunque pezzi e materiali già presenti in laboratorio. Hanno sviluppato il senso del riutilizzo di materiali.

Purtroppo il progetto di riprodurre la pala eolica completa non è stato portato a termine per motivi a me non noti. Si sono fermati al montaggio dei supporti e non sono state inserite le pale benché fossero pronte (vedi immagine).

Thierry ha portato un dolce tipico e del succo di mela, inoltre mi ha regalato, a nome del Cohabit, un modellino di “Pascalina” la prima calcolatrice (pascaline), realizzata da loro nel fablab Cohabit. E’ stato decisamente accogliente e gentile! Spero di mantenere i contatti con cohabit per esperienze future!

Ho scritto loro che li aspettiamo da noi ad Omegna!

 

 

CONCLUSIONI-Ritorno nel wedofablab

Lo scopo di questo viaggio è stato quello di arricchire le conoscenze di gestione e conduzione di un fablab, oltre ad osservare la gestione di attività rivolte ai ragazzi (11-17 anni). Sicuramente ho sviluppato anche una competenza interculturale oltre ad aver appreso diverse metodologie di lavoro ed aver effettuato uno scambio di Know-how. La lingua di scambio è stata il francese per tutto il soggiorno.

Siamo rimasti concentrati sul progetto da sviluppare con i ragazzi e non abbiamo approfondito molto i progetti in essere, anche se mi hanno parlato di molti progetti che portano avanti e che si sono conclusi, tra cui:

  • collaborazioni con il Mali per lo sviluppo di forni per la cottura ad alto rendimento

  • collaborazioni con disabili che richiedevano attrezzature utili per raggiungere una maggiore indipendenza

  • collaborazioni con l’ospedale, che richiede lo sviluppo di macchinari speciali o elaborati specifici

  • collaborazioni con biblioteche per la conservazione dei manoscritti

In questi giorni ho potuto osservare come gli organizzatori hanno gestito le attività del progetto ed ho cercato di seguire tutti i passaggi aiutando i ragazzi e nello stesso tempo cercando di acquisire una conoscenza il più completa possibile delle loro potenzialità.

Ho parlato molto con il vicedirettore (Thierry  Bombardier) che mi ha sottolineato l’importanza di avere “ les benevol” ovvero persone che, come volontari, mettono a disposizione le loro conoscenze per portare avanti le attività e per gestire parti del laboratorio.

La gestione infatti richiede molto tempo e molta passione e c'è bisogno di molto aiuto esterno.

Il tema fondamentale delle attività era basato sulle energie rinnovabili, in particolare nell'eolico e sull'importanza di creare strutture aerodinamiche per diminuire l'attrito. 

I ragazzi hanno lavorato molto e non sono state imposte loro limitazioni sull’utilizzo delle macchine; venivano responsabilizzati e seguiti nei passaggi in cui era necessario sorvegliare sulla sicurezza.

Al mio rientro in Italia avrei voluto ricreare un laboratorio simile a questo presso wedofablab ma risulta troppo complesso da gestire. 3 giorni di lavoro non sono bastati per completare il progetto. Ho però sicuramente osservato un approccio diverso da quello impostato da Massimiliano, molto flessibile nella gestione delle attività dei laboratori. I giovani si sono comunque dati da fare e non hanno mai creato problemi, si sono mostrati maturi e responsabili nella gestione delle attività. Dare loro fiducia porta sempre a buoni risultati, anche se il progetto segue strade diverse da quelle ipotizzate.

L'osservazione del team di lavoro ha dato buoni spunti per il wedofablab.

L’osservazione di Catherine Castel alla macchina da cucire mi ha dato spunti di lavoro e ho visto materiali utili da disporre nell’area di lavoro della cucitrice.

Mi auguro inoltre che i collaboratori conosciuti possano venire presto in Italia per un’esperienza di scambio! 

 


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