Erasmus+ Nodmakerspace

Erasmus+ Nodmakerspace



ERASMUS + KA122ADU

REPORT MOBILITA’ - Buda Andrea
dal 04/03/2022 al 06/03/2022
Hosting Organization: NodMakerspace - Romania
Progetto 2021-1-IT02-KA122-ADU-000020427



Introduzione sul Nod Makerspace


Il Nod Makerspace si presenta come uno spazio dal design particolarmente curato, grande (oltre 2000mq) e accogliente.
Creato da due architetti che hanno saputo vedere il potenziale di una semiabbandonata struttura industriale, lo spazio esordisce con un piano terra avente reception, uffici e spazi di coworking, nonché una ampia sala adibita ad archivio dei materiali e spazio eventi.

Al piano superiore, al quale si accede tramite scale,  o ascensore montacarichi, troviamo lo spazio di “lavorazione”. L’accesso al piano inizia con un lungo corridoio scandito da piccole “botteghe” e “atelier” di artigiani del legno, del metallo e di altri materiali. L’assegnazione di questi uffici, come per gli uffici al piano inferiore, avviene mediante il pagamento mensile di un affitto.

Terminato il corridoio si arriva ad una accogliente e condivisa zona mensa. I commensali possono riscaldare le proprie vivande in appositi forni a microonde, acquistare prodotti dalle macchinette automatiche e riporre, se necessario, i propri alimenti in frigoriferi condivisi.

L’area successiva si caratterizza per la presenza di tavoli e postazioni di lavoro open space  e per la presenza, su apposite scaffalature, di numerose stampanti 3d affiancate da banconi sui quali poggiare/assemblare i propri manufatti.

Le stanze adiacenti, separate da porte a chiusura ermetica, sono legate alle lavorazioni specifiche del legno, del metallo, della verniciatura e del taglio laser.

Ogni sala dispone di un proprio set di macchinari, utilizzabili solamente dai membri “abilitati”, ovvero da coloro che, dietro pagamento di una quota, abbiano seguito un corso generico di sicurezza sul lavoro e dei corsi specifici sul tipo di lavorazione da voler effettuare.

Questi corsi, che prevedono una formazione su specifici macchinari, con una grande attenzione verso l’uso sicuro degli stessi, vengono erogati da 4 membri dello staff, esperti nell’uso di tali dispositivi.

All’ingresso dell’edificio  vi è una porta che viene mantenuta aperta durante gli orari di presenza dello staff. Al di fuori degli orari di lavoro, i membri possono autonomamente accedere agli spazi attraverso l’uso di una carta elettronica nominativa.

Si segnala inoltre la presenza di una piccola area per riposare, comprendente una amaca e una serie di coperte e cuscini.
 



Come “funziona” il Nod Makerspace

Il Nod Makerspace ha una gestione prettamente aziendale e autofinanzia la sua stessa esistenza. 

La struttura organizzativa è composta da un corposo team suddiviso, in buona sostanza, tra membri che si occupano della gestione (manager, project manager) e membri che si occupano di fornire un supporto pratico ai membri (esperti area fablab e lavorazioni).

Ogni membro paga una quota mensile che permette l’uso della struttura e dei suoi macchinari h24. L’affitto di spazi di coworking, di sale riunioni, di sale ufficio e di atelier, è tutto regolamentato attraverso un tariffario.

La sala eventi, inoltre, viene di frequente affittata per corsi, conferenze ed eventi (tra i quali il TEDx).

I membri nel loro “pacchetto” possono usare i macchinari, pianificando e prenotando le lavorazioni giornaliere per un massimo di 3 ore a macchinario. In caso di ulteriori necessità, sarà lo stesso membro a trovare un eventuale accordo con gli altri utilizzatori. Il makerspace si riserva tuttavia il diritto di essere arbitro risolutore di possibili controversie.

Allo stato attuale i membri sono circa 80, di cui la maggior parte con membership attiva da anni. I membri sono composti quasi interamente da professionisti che usano lo spazio per lavorazioni e attività di business. La “quota” di membri passeggeri o definibili “hobbisti” è praticamente irrisoria.

Per alcuni progetti ad alto impatto/costo, il makerspace fa ricorso a una piattaforma di crowdfunding locale, stimolando i membri e gli interessati, tramite appositi comunicati su sito, social e newsletter, al finanziamento.

Lo staff ha il ruolo principale di supervisionare e fornire eventuale supporto ai membri. In minima parte effettua delle lavorazioni o prestazioni professionali dirette (soggette, anche in questo caso, a pagamento di una tariffa).

Una parte dello staff si occupa attivamente anche della promozione (tramite social, pagina e advertisement) nonché della creazione di partnership (per esempio con le università).

La ricerca di bandi esterni, ancora in fase embrionale all’interno dello spazio, ha permesso sporadicamente di avviare dei contest tra i membri e supportare lo sviluppo di specifici progetti.

In passato lo spazio ha ospitato un incubatore di startup che supportava attivamente lo sviluppo di idee imprenditoriali. Tale incubatore, una volta trasferitosi in altro paese, ha cessato la sua attività presso il Nod Makerspace.

Nonostante una solida e strutturata attività di supporto all’imprenditoria non sia presente, il makerspace stimola l’interazione tra i vari professionisti presenti nella struttura attraverso l’erogazione di alcuni corsi e attraverso degli eventi conviviali, tra i quali un settimanale appuntamento del venerdì per l’incontro di tutti i partecipanti in un ambiente informale e gioviale.

La sala archivio al piano terra e la sala mensa al piano superiore,  sono peraltro pensate per incentivare la comunicazione tra i membri.
 



Disponibilità di strumenti/risorse ed ecosostenibilità

La prima grande risorsa del Nod makerspace è l’ampio archivio dei materiali presente al piano terra, a pochi passi dall’ingresso.

 

Archivio dei materiali

L’archivio, unico nel suo genere e consistente in numerose scaffalature divise per materiale, si dirama all’interno dell’ampia sala dedicata.
Ogni scaffale ospita una serie di variazioni cromatiche e qualitative di un particolare materiale. Il campione è incollato su una placchetta estraibile che ne permette la valutazione visiva e tattile. Sulla placchetta, oltre ad alcune informazioni tecniche, è indicata anche la provenienza del materiale (azienda, paese…).  L’archivio viene usato principalmente dai professionisti presenti all’interno dello spazio (tra cui alcuni architetti) al fine di facilitare la scelta dei materiali da parte dei loro clienti.



Lavorazione del legno

Nello spazio riservato alla lavorazione del legno, gli strumenti e le risorse a disposizione dei membri sono molteplici. 

Oltre a un'ampia rosa di macchinari generici, quali seghe circolari, trapani a colonna, piallatrici, è presente un armadio contenente numerosissimi macchinari per la lavorazione di dettaglio del materiale. Tali macchinari sono usualmente presenti in copia onde evitare che, la rottura di uno di essi possa pregiudicare il lavoro dei membri.
Questi macchinari possono essere anche presi in prestito, dietro pagamento di una specifica tariffa, per eseguire lavorazioni al di fuori del makerspace.

L’area legno è attrezzata con sistemi attivi di aspirazione dei trucioli e delle polveri. Il materiale aspirato viene convogliato in appositi sacchetti e stoccato in attesa dello smaltimento tramite apposita società.

Gli scarti delle lavorazioni in legno vengono talvolta riutilizzati da altri membri dello spazio, previo accordo tra i professionisti.

In merito all’ecosostenibilità, oltre alla minimizzazione degli scarti di lavorazione, il makerspace ha in programma di trasformare gli scarti di piccolo calibro, polveri di legno comprese, in pellet. In tal modo, oltre ad abbattere i costi legati allo smaltimento, il pellet fornirebbe adeguata energia per riscaldare gli ambienti dello spazio, evitando di attingere a sistemi di riscaldamento a “rete”, quali caloriferi a gas ed elettrici.


 

Lavorazione del metallo

L’area, leggermente meno spaziosa della sua equivalente per il legno, presenta una moltitudine di strumenti e macchinari. 

Essendo inferiore il numero di membri che ne fa uso, la metratura ridotta non comporta problemi di “condivisione” dell’ambiente.

All’interno dello spazio, oltre alle lavorazioni in metallo tipiche dei mastri ferrai, vengono create da alcuni artisti delle sculture, utilizzando numerosi strumenti per il taglio e la levigatura del materiale.

L’aria e i residui di lavorazione vengono trattati attraverso opportune cappe aspiranti e filtri.

In particolare, anche quest’area è soggetta al rispetto delle normative di sicurezza ed è accessibile solo a professionisti con comprovate abilità nell’uso dei macchinari (competenze preacquisite o assimilate durante uno dei corsi one to one erogati dal makerspace).

Il mancato rispetto delle regole da parte di un membro  (uso improprio dei macchinari, mancata applicazione delle norme di sicurezza), comporta una “segnalazione”. Alla seconda segnalazione il membro può essere passibile di espulsione dallo spazio.


Taglio laser e verniciatura

La stanza dedicata al taglio laser è dotata di due macchinari di grandezza e prestazioni analoghe. Il membro, tramite un computer condiviso, ha la possibilità di avviare autonomamente la lavorazione.

In un ripiano sono posizionate le singole lastre e i singoli pannelli sui quali effettuare il taglio. Gli scarti vengono convogliati in un unico contenitore e, ove possibile, riutilizzabili.

I macchinari, come gli altri presenti al piano superiore, sono soggetti a prenotazione tramite planner online.

L’area verniciatura, di dimensione esigua e pensata perlopiù per lavorazioni di piccola/media entità, offre un aerografo e una cappa aspirante. Lo spazio è stavolta essenziale e scarno.



Area stampanti 3d

L’area, adiacente all’open space frequentato perlopiù da makers professionisti, è dotata di una moltitudine di stampanti utilizzabili singolarmente dagli utenti.

Ogni lavorazione può essere autonomamente avviata e i prodotti finiti o semilavorati possono essere disposti e assemblati su appositi tavoli.

Lo spazio appare un tantino “caotico” rispetto al piano inferiore, caratterizzando l’ambiente con una più acuta vivacità e dinamismo.



Resoconto esperienza

L’esperienza nel complesso è stata particolarmente interessante e arricchente.

Nello specifico, i membri dello staff hanno provveduto a illustrare tutti i dettagli della struttura e del suo funzionamento, fornendo una puntuale risposta ad ogni domanda loro posta.

Le migliori pratiche della struttura (gestione spazi, gestione membri, gestione spazi condivisi, gestione organizzativa) sono emerse attraverso una fruttuosa interazione tra le parti e un dialogo continuo.

Il primo giorno è stato perlopiù dedicato alla visita della struttura e alla comprensione dei meccanismi organizzativi sottostanti.
E’ stato organizzato, dalla struttura ospitante, un vero e proprio tour guidato alternato a colloqui individuali con membri dello staff e del makerspace.

Il secondo giorno ha permesso di visionare l’uso degli spazi da parte dei membri “a tempo pieno” e dei membri “saltuari” (per esempio l’affitto di una sala per un corso).
In tale giorno il sottoscritto ha anche scambiato, con lo staff, conoscenze sugli strumenti digitali per la programmazione di schede elettroniche.

Il terzo giorno ha previsto la prosecuzione delle attività di osservazione e comprensione dell’uso degli ambienti e degli spazi da parte dei membri del makerspace.

Riassumendo si valuta tale esperienza positivamente, sia per l’impatto diretto avuto sullo scrivente, sia sull’impatto indiretto che avrà sull’organizzazione del fablab di appartenenza.


 

Possibili implementazioni dell’esperienza all’interno del We Do Fablab

Si elencano e schematizzano alcuni approcci/miglioramenti da poter implementare in seguito all’esperienza acquisita durante la mobilità.

  • Spazi/Allestimento: allestire gli spazi non solo in ottica funzionale ma abbinando una maggiore ricerca del dettaglio e dello “stile”. Uno spazio funzionale ed elegante permette di attirare anche altre tipologie di utenza (designer, architetti, disegnatori industriali)

  • Produttività spazi: la formazione specifica a pagamento sui macchinari e il supporto ai professionisti tramite l’assegnazione di postazioni/slot temporali in maniera continuativa,  potrebbe favorire un afflusso di altri target di utenti, stimolando le lavorazioni di tipo “commerciale”.

  • Networking: l’organizzazione di eventi formali e informali, può favorire lo scambio di conoscenze, la collaborazione tra i membri e un maggiore uso degli spazi ai fini produttivi. Inoltre, l’invito di professionisti a tali eventi, sarebbe un’opportunità per trainare una crescita dei membri provenienti da realtà lavorative differenti e aggiungere valore alla fruizione degli spazi da parte dei membri già presenti.

  • Sostenibilità: Attraverso adeguata formazione e rivisitazione delle procedure, può essere favorita la sostenibilità interna al fablab. In particolare i membri possono essere sensibilizzati all’uso corretto delle risorse a disposizione (macchinari, materiali, energia) e possono essere stimolate pratiche di riuso dei materiali, di riciclo e di trasformazione.


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