Erasmus+ Toy Hacking 3

Erasmus+ Toy Hacking 3



ERASMUS +
REPORT MOBILITA’ - Stefano Rondi

dal 03/07/2023 al 07/07/2023
Hosting organization: Buinho Associação - Portogallo
Progetto 2023-1-IT02-KA121-ADU-8E18DF3A
Workshop Toy Hacking

 

 

Contesto del corso
Il corso si è svolto dal 3 al 7 luglio 2023 a Carcavelos, una località costiera a circa 20 chilometri da Lisbona. Lo spazio dove si è tenuto il corso è a circa 3 chilometri dalla costa, in un quartiere con una piazzetta adibita a parcheggio. Il locale è suddiviso su due piani, quello superiore dove sono state proiettate presentazioni e spiegazioni, e quello inferiore, dove abbiamo effettivamente lavorato sulla parte pratica di toy hacking.

Le mie aspettative del corso erano incentrate sul capire come avrei potuto rielaborare il metodo di diagnosi e seguente riparazione/hacking di un gioco o oggetto applicato dai docenti e gli altri partecipanti.

 

Primo giorno
L’obiettivo del primo giorno è stato capire di cosa si parlasse nel corso e conoscerci meglio tra docenti e partecipanti. Eravamo 14 corsisti e 2 docenti, di nazionalità Italiana, Spagnola, Francese e Portoghese. Nella mattinata ci siamo presentati e abbiamo sommariamente conosciuto le altre realtà. 

Lo step successivo è stata un’introduzione sul corso e sulla spiegazione di cosa avremmo fatto nel pomeriggio.
Dopo pranzo siamo scesi al piano inferiore, dove erano già state preparate tutte le postazioni di lavoro. 

L’obiettivo del pomeriggio è stato quello di prendere dei giochi forniti da Buinho e provare a ripararli. Mi è sembrata un’ottima idea per mettere subito le mani sulle varie problematiche (cavi vecchi e sconnessi, batterie corrose, ecc…) e capire come risolvere/aggirarle.

 

Secondo giorno
Tutto il secondo giorno è stato dedicato alla costruzione di un pupazzo con integrato un circuito che permetteva di trasformarlo in una cassa Bluetooth. La parte didattica del progetto è stata principalmente incentrata sull’acquisire manualità con il saldatore e tutti gli attrezzi messi a disposizione. 

Gli schemi del circuito forniti assieme ai componenti erano molto chiari per chi aveva un minimo di dimestichezza con l’elettronica e l’assemblaggio dello stesso non ha avuto nessuna particolare difficoltà.

 

Terzo giorno
Questa giornata è stata dedicata all’esplorazione culturale della vicina cittadina di Cascais. Al mattino, anziché ritrovarci allo spazio, ci siamo trovati alla stazione e dopo un breve tratto in treno siamo arrivati ad una fermata prima di Cascais.

Da lì, abbiamo percorso una breve passeggiata lungomare a piedi che ci ha portato nella piazza principale. Abbiamo quindi visitato il museo comunale e successivamente un’esposizione di Goya e altri artisti contemporanei.

Successivamente abbiamo pranzato tutti assieme e nel primo pomeriggio abbiamo avuto circa un’ora libera per fare acquisti, andare al mare o esplorare ancora la cittadina.
Successivamente ci siamo ritrovati alla stazione dei pullman e ne abbiamo preso uno che ci ha portati a Cabo da Roca, una suggestiva scogliera con un panorama sull’oceano. Visita veramente apprezzata, unica nota dolente i viaggi di andata e ritorno per chi soffriva il mal d’auto per via delle numerose curve. Dopo essere tornati ci siamo congedati.

 

Quarto giorno
Dopo la pausa culturale del terzo giorno, il mattino del quarto ci siamo dedicati interamente all’introduzione della scheda Micro:Bit e del suo ambiente di sviluppo. Carlos, dopo una chiara e concisa spiegazione delle principali funzionalità della scheda, ci ha lasciato sperimentare per il resto della mattinata.

Dopo pranzo abbiamo trascorso il pomeriggio a finalizzare il progetto fulcro del corso, ovvero riprendere i giochi riparati il primo giorno e aggiungere un dettaglio o funzionalità grazie alla scheda precedentemente presentata.

La scheda in sé ha veramente tante potenzialità in ambito didattico ed è stato veramente intuitivo e interessante utilizzarla.


 

Quinto giorno
L’ultimo giorno è stato quello forse più teorico, abbiamo tratto le conclusioni dei giorni passati ed esposto dubbi, consigli, perplessità ai docenti. Oltre ad esserci confrontati, ci hanno anche dato una miriade di spunti su come sviluppare le conoscenze apprese durante il corso, dal fattore ecologico (riciclando dei giochi che andrebbero buttati) a quello dell’inclusione sociale (aiutando bambini con disabilità ad interagire con i giochi “hackerati”). In più ci hanno fornito una moltitudine di dispense su cui accrescere e fortificare la nostra conoscenza.

 

Conclusioni
I due docenti, Carlos e Tauan, si sono rivelati molto competenti sia riguardo la parte manuale di saldatura e di elettronica, sia riguardo quella di Micro:Bit. Il loro inglese è sempre stato grammaticalmente corretto e di chiara articolazione, rendendo la comunicazione facilmente comprensibile.

Per quanto riguarda il corso nel complessivo, l’unica criticità degna di nota è stata il pomeriggio del secondo giorno. Data l'eterogeneità sulle competenze del gruppo (da persone che non avevano mai usato un saldatore a docenti di elettronica) c’è stata abbastanza difficoltà per chi non aveva mai visto un circuito a capire cosa si stesse facendo. Sono comunque stati supportati dai docenti, che hanno fornito spiegazioni esaustive su ciò che stesse accadendo.

 

Ritorno per WeDoFablab
Un possibile ritorno per il WeDoFablab potrebbe essere sicuramente una riproposizione del corso in chiave ridotta vista la difficoltà logistica dello stesso. Inoltre si potrebbero prendere come spunti le tematiche ambientali e di inclusione sociale per sviluppare dei progetti ad hoc.

Si potrà anche valutare l’acquisto di Micro:Bit per l’utilizzo di essi in altri progetti che richiedono l’utilizzo di una scheda aggiuntiva/sostitutiva e, grazie alle competenze acquisite da questo corso, aiutare chi voglia cimentarsi nella sperimentazione e sviluppo.


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