WICKING BEDS

WICKING BEDS

Sistema idroponico per la coltivazione di piante e ortaggi

Makers: Alice Briola - Roberto Dellavedova
in collaborazione con BioNet

Introduzione

Nell’ambito della mobilità Erasmus+, promossa da We Do Fablab, sono state visitate a Sevilla (Andalucia, Spagna) le strutture presso le quali sono stati osservati i modelli per una coltivazione sostenibile improntata sul risparmio idrico. 



Leggi il report di Alice Briola
Leggi il report di Roberto Dellavedova

 

In particolare, grazie alla collaborazione con l’associazione ospitante “Plantío Chinampa”, è stato possibile conoscere e vedere il funzionamento del sistema di coltivazione noto come wicking beds. 

Un esempio di wicking beds è stato realizzato in legno di larice, grazie alle strumentazioni del Laboratorio Making di We Do Fablab, con lo scopo di divulgare queste strategie per affrontare con successo i periodi di siccità sempre più frequenti. 

Si tratta di una modalità di coltivazione mediante dei cassoni in legno impermeabilizzati al loro interno. Il fondo è costituito da uno strato di argilla espansa, nel quale si accumula la riserva acqua che sarà utilizzata dalle piante coltivate. Un tessuto di microfibra separa lo strato superiore di terriccio. Il terreno di coltura è dunque mantenuto costantemente umido grazie all’apporto di acqua, che risale per capillarità, dal fondo del cassone. In questo modo si sfrutta completamente la risorsa idrica senza alcuna perdita.

Un altro vantaggio è dato dal fatto che la riserva d’acqua viene monitorata tramite un sistema di tubi che permettono sia il carico d’acqua dall’alto sia l’eliminazione dell’acqua in eccesso.

 

Il prototipo

In prima analisi abbiamo realizzato un germinatoio in piccola scala da usare come modello.

Elenco materiali:

- Scatola con ruote 55L
- Argilla espansa 20L
- Tubi vari
- Tessuto non tessuto
- Telo impermeabile PVC
- Terriccio universale 45L
 



 

Il definitivo

Nell'area verde circostante la sede del Fablab abbiamo deciso di installare la versione definitiva del progetto.

Elenco materiali:

- Tavole di larice spessore 2,5cm
- viti da legno Ø5x60mm
- Argilla espansa 300L
- Tubi vari
- Tessuto non tessuto
- Telo impermeabile PVC 3x4m
- Terriccio universale 1000L

 

A seguire...

Un ulteriore progetto è dato dall’aiuola che stilizza il logo We Do. In questo caso l’irrigazione è garantita da una rete di tubi interrati costituiti da un tessuto con micro-fori dai quali fuoriesce l’acqua in ogni direzione.
I suoi vantaggi sono:

  • l'irrigazione è diffusa ed uniforme evitando il flusso di ritorno con ristagni d'acqua tipico dell'irrigazione goccia a goccia;
  • il tessuto essudativo ha maglie molti fini con pori millimetrici che evitano l'intrusione delle radici;
  • il nastro può essere facilmente interrato e modellato a seconda della morfologia del terreno e della collocazione degli ortaggi;
  • Il sistema è facilmente governabile e reso autonomo mediante un temporizzatore.

In tutti i casi viene usata l’acqua piovana raccolta in una cisterna in modo da garantire l’irrigazione anche in momenti di siccità. Un sistema alimentato con pannelli fotovoltaici, realizzato grazie alle competenze trasversali del We Do Fablab, garantisce il corretto funzionamento dell’impianto di irrigazione con temporizzatore.

Infine, l’installazione di sonde per il controllo dell’umidità del terreno, gestite tramite il il microcontrollore Arduino, permettono il monitoraggio da remoto.


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